giovedì 27 gennaio 2011
Fottute favole...
E' già quasi l'una di notte. Scrivo in uno stato d'animo non sereno. Giornata pesante. Nuvole minacciose all'orizzonte, incazzature e colossali perdite di tempo sono state protagoniste oggi.
E' in questi momenti che mi viene spontaneo scrivere e, per fortuna, capitano di rado.
Non sempre i pensieri sono lucidi e metterli nero su bianco (o il contrario come in questo blog) mi aiuta a far chiarezza.
Mi arrabatto da mesi per risolvere un problema senza successo e con tanti tentativi andati a vuoto. Cerco di non perdere di vista i miei obiettivi ma certo alle volte diventa pesante insistere e insistere senza cavarne un ragno dal buco.
Mi impegno poi da anni per capire qualcuno che è molto vicino a me. Sembra incredibile come proprio chi mi è più vicino riesca alle volte a ferirmi in maniera così profonda. Non sono preparato. Non me lo aspetto. E immancabilmente il colpo sotto la cintola arriva e me lo prendo tutto.
L'amarezza mi fa pensare che il cavolo di principe azzurro sia una favola che ci raccontano da piccoli per farci crescere stupidi (e gay). Esistono invece le sorellastre cattive e spesso passiamo il tempo con Brontolo, Pisolo, Mammolo e compagnia bella... Spesso ci assopiamo e vegetiamo per lunghi periodi in rapporti inconcludenti come la Bella Addormentata nel Bosco, ma non è il principe a svegliarci con un bacio. E' uno stronzo che passando ci dà un calcio e ci fa cadere dal letto.
E capita che certe volte ti svegli la mattina e senti che quel cigno bellissimo che eri è sparito lasciando solo un brutto anatroccolo che nessuno vuole.
Ma io non sono così. Tanta amarezza non mi appartiene. Inutile pensare a ciò che è stato, che poteva essere e non sarà mai. Inutile chiedersi se il Principe Azzurro esiste o sia solo un Re Ranocchio qualsiasi... C'è sempre una nuova favola che mi anima, nuovi obiettivi, nuove speranze. Non riesco a rinunciarvi. Non riesco a non sognare. E per fortuna ho la forza di saper ammettere le sconfitte per poi andare avanti. Anche da solo.
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