La nuit je deviens fou

Lunedì mattina. In ufficio. Sono agitato. Nessuna notizia.

Un altro week end è passato. Tante cose sono successe. Ho visto uno zombie tornato dall'oltretomba. Ho comprato una macchina fotografica digitale con più funzioni di quante riuscirò mai ad utilizzarne. Ho comprato pure un paio di scarpe blu, All Star, nuova collezione, con stellina. Per questo ora mi attende un mese di Quaresima.

Sono stato al Pride. Ho ballato. Ho riso davvero tanto in questo week end. I miei amici sono simpatici e sono stato bene. Nonostante tutto. Ieri sera ero solo a casa e ho cercato di distrarmi. E' da qualche mese che quando sento che il sonno non arriva prendo l'auto e comincio a girare da solo senza una meta precisa. La città di notte acquista per me molto più fascino che di giorno. Il caos delle vie del centro lascia spazio al silenzio. Strani personaggi si aggirano qua e là, ma loro si vede che una meta almeno ce l'hanno. Mi diverte cercare di capire come sono le loro vite, cercare di darmi una spiegazione del perchè alle 2 o alle 3 di notte stiano ancora girando e non siano a letto. Che stiano andando al lavoro? Che cerchino compagnia? Mi affascinano e mi distraggono. Quando comincio a sbadigliare è segno che il momento di ritornare a casa è arrivato perchè so che mi basterà appoggiare la testa al cuscino che mi addormenterò.

Mi piace la notte, detesto il giorno. Non sono un vampiro, magari lo fossi! Ma tutte le complicazioni del giorno sembra che la notte spariscano. Dipende sicuramente molto da un lavoro poco gratificante che comunque riempie gran parte della mia giornata, ma anche i pensieri la sera si fanno meno cupi. Quello che di giorno sembra insuperabile e fa star male, la sera, quando sono più calmo e riflessivo, diventa un leggero fastidio o addirittura scompare del tutto. Che siano le ombre della notte ad offuscare i miei sensi e la mia percezione della realtà? La nuit je deviens fou!