Un incontro...

L'acqua della piscina termale era molto calda. Era piacevole il contrasto con il freddo dell'aria. Le luci soffuse di quel posto aiutavano il mio rilassamento. Prima di andarci avevo vomitato il caffè appena bevuto. Lo stress e la tensione mi stanno fisicamente mettendo alla prova. Peso meno di 65 kg e non dormo. La piscina termale con idromassaggio mi sembrava la soluzione migliore per superare il momento difficile.

Ti sei avvicinato a me fingendo di giocare con le bollicine dell'idromassaggio, poi hai incominciato a parlarmi.

I tuoi gesti erano rilassati, la tua voce tranquilla. I tuoi complimenti sul mio volto e sul mio corpo erano scontati, ma non volgari.

Avevo bisogno di qualcuno che mi desse retta e senza neanche accorgermene ti ho detto cose di me che nessuno sa. Forse perchè so che non ti rivedrò mai più (almeno è ciò che spero), ma sentivo che sfogarmi con te mi avrebbe fatto bene.

Sei stato ad ascoltarmi e hai anche parlato un po' di te. Mi hai detto che fai il barista stagionale in un'isola che io non ho mai sentito scatenando una serie di mie battute sui baristi gay che solo io capivo... Non amo particolarmente i tipi troppo muscolosi, ma guardarti mi faceva stare bene.

Avevi uno sguardo sicuro di te e non ti metteva in imbarazzo parlarmi. Ero più in imbarazzo io per le cose che mi dicevi.

Insieme ci siamo divertiti a parlare delle nostre vite poco divertenti. Insieme ci siamo capiti... almeno finchè tu non ti sei avvicinato troppo, almeno finchè le tue mani ti servivano solo per enfatizzare i tuoi discorsi e non scorrevano tra le mie gambe fin dentro il costume, almeno finchè tu non mi hai fatto scappare lontano, deluso e felice.