lunedì 20 settembre 2010

Il fascino del male



Credevo di aver imparato a camminare tra bene e male. Tanti anni passati ad incappare nell'uno e nell'altro me li hanno fatti conoscere bene entrambi. Non sono mai slegati tra loro e il confine tra i due non è mai così netto, ma se stai attento puoi percepirli entrambi e sentire quale dei due è più forte.

Sapevo che, nonostante avessi una vasta esperienza dell'uno e dell'altro, il fascino del male è pericoloso per me... è allettante e dovevo stare in guardia.

Il fascino del male è come quando il navigatore della tua auto ti dice di andare a destra e tu, convinto di conoscere una strada più breve, svolti imperterrito a sinistra. Sei convinto di arrivare lo stesso e di risparmiare pure un sacco di tempo, ma inevitabilmente scopri che la strada è chiusa o troppo sconnessa o che non ti porta effettivamente dove volevi arrivare, e così cominci a girare come un matto maledicendo la voce del navigatore che ti dice imperterrita "Fate inversione di marcia appena potete".
E così cerchi, sfinito, quel maledetto incrocio dove hai svoltato dalla parte sbagliata, ma non c'è mai una seconda possibilità di scelta, non si ritorna mai a quello stesso incrocio; puoi solo sperare di trovarne un altro con un'altra scelta da fare e questa volta di fare la scelta giusta... o la più eccitante. Perchè il male può essere così sensuale da farmi dimenticare che è e resta male. Perchè il male si sa camuffare da angelo se serve, si nasconde tra le pieghe della mia vita, tra gli amori, gli amici. Perchè il male entra nel mio letto, afferra i miei pensieri, riempie le mie giornate. Perchè il male sono io per qualcuno e per me stesso, perchè il male sei tu che stai leggendo. In fondo, tutti ci riteniamo buoni, o nel giusto, o dalla parte della ragione, ma ciò che davvero vediamo è il nostro bene, la nostra giustizia e le nostre ragioni.

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