
Sono stanco dei "porta pazienza" perchè a portar pazienza devo sempre essere io.
Sono stanco dei "cerca di capirmi" perchè nessuno cerca mai di capire me.
Sono stanco dei "esco da una storia che mi ha fatto molto male" perchè dopo i 30 anni tutti hanno almeno una storia che gli ha fatto male ed io ne ho una mezza dozzina, non per questo mi sento in diritto di fare lo stronzo.
Sono stanco dei "sono un po' giù" perchè quando si è giù lo dite a me, ma quando siete su vi divertite con altri.
Sono stanco dei "ho bisogno di affetto" perchè se confondete ancora l'affetto con un abbraccio, un bacio o il sesso vuol dire che affetto non sapete cos'è e sicuramente non lo sapete dare a me.
Sono stanco dei "mi rinfacci le cose" perchè se ve le stessi rinfacciando significherebbe che pretendo di ricevere quanto ho dato o che mi pesa avervelo dato, in realtà non pretendo niente da nessuno e quanto ho dato l'ho fatto senza speranza di essere contraccambiato o con l'obiettivo di ottenerne un tornaconto personale ma solo per affetto (e io so cos'è l'affetto).
Sono stanco dei "non ti sto prendendo in giro" perchè se siete arrivati al punto di doverlo dichiarare direttamente vuol dire che mi avete già preso in giro e pure un sacco.
Sono stanco dei "scopiamo? ti va per sex stasera? me lo ciucci?" perchè se volete fare sesso cercate almeno di chiederlo formulando una frase completa e in una sola lingua alla volta.
Sono stanco degli umori variabili (anche i miei), delle idee confuse (le mie soprattutto), delle persone indecise (io su tutti), dei sentimenti ondivaghi (io... beh si sa).
Sono felice del ponte dell'8 dicembre perchè spero di fare un giretto a Vienna.
Sono felice delle mie serate con amica a parlare e ridere.
Sono felice dei sentimenti che provo, perchè per quanto dolorosi, per quanto intensi, per quanto senza speranza, mi fanno sentire che sto vivendo, che non mollo, che non sto rinunciando e che sono forte.
Sono felice di non essere molto attaccato soldi, perchè ora so che danno un tipo di felicità, ma possono in taluni casi ridurre l'intelligenza di chi li ha ed io preferisco essere infelice, ma nel pieno possesso delle mie facoltà mentali e in grado di vivere nel rispetto di me stesso e soprattutto degli altri.
Sono felice della mia casetta, perchè è mia, perchè qui sono al sicuro e posso ridere e piangere, amare e dormire. E' una grande ricchezza.
Sono felice di avere alcuni amici con i quali non mi sento mai solo e che so che sono lì anche per me.
Sono felice di aver conosciuto una persona che mi ha dato tanti momenti di gioia, tanta passione ed è stato per me una continua fonte di emozioni. E' nel mio cuore.
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