Non so che mi è saltato in mente. Riordinare la cesta dei giornali. Lo sapevo che dentro ci avevo buttato di tutto. Ma non pensavo di aver conservato il biglietto del film che abbiamo visto assieme. La mia solita mania di conservare un ricordo dei momenti in cui sono stato bene. Eravamo ancora amanti in quel periodo. Ora siamo amici, o forse non lo siamo nemmeno più. E io fisso quel biglietto.
Ora ho paura a toccarti, perchè penso che tu possa fraintendere un mio gesto. Mi mancano le nostre coccole, mi manca sentire il tuo respiro, ma non posso più.
Ora ho paura a guardarti negli occhi, perchè temo tu vi possa leggere ciò che sono e che questo possa ferirti o metterti a disagio, e invece alle volte ti guardo apposta, sperando che tu legga, capisca e soffra un po'.
Ora le nostre vite si sono separate o potrebbero separarsi tra un po' se dovesse essere la cosa più facile da fare. Non sono portato per sbattere la testa contro il muro troppo a lungo.
Certe volte vorrei non averti mai conosciuto. Certe volte ti detesto.
Vorrei che mi fossi indifferente, ma ancora non è così e se alle due di notte sono ancora qui a scrivere è anche per colpa tua.
Emozioni, tu non ne provi, invece sono quelle che mi travolgono. E sono contento di riuscire ancora a provarne così tante.
Eppure... due ore in un cinema, una giornata in montagna, una serata con amici, qualsiasi sia stata l'occasione, solo per quel momento di felicità, rifarei tutto. Rivivrei ogni cosa. Perchè ne è valsa la pena.
Tu non sei una persona precisa, sei una delle tante lettere maiuscole con un puntino di cui è costellato questo blog. Che tu sia una A., una B., o una C. mi hai dato molto più di quanto io abbia dato a te e sono sinceramente contento di averti conosciuto.
Rimpianti? Alcuni. Rabbia? Tanta. Ricordi? bellissimi. Speranze? No.
Hai ragione tu, quello che dice che i rapporti tra le persone sono le cose più labili e impalpabili che esistano. Oggi ci sono, domani non si sa.
Hai ragione tu, quello che dice che siamo fragili. Basta un nonnulla perchè tutto cambi.
Hai ragione tu, quello che dice che le persone non cambiano. Si può solo essere più o meno onesti con se stessi e con gli altri. Per citare Elizabeth Taylor ne "La gatta sul tetto che scotta" alle volte... la verità fa schifo quanto le bugie... Ma è pur sempre la verità.
In un momento di rabbia ho cancellato i tuoi mille messaggi, le mail, le foto. Ma questo biglietto lo voglio conservare insieme ai mille altri ricordi di momenti sereni in cui so che, anche se solo per poco, sono stato bene. E' più di quanto molta gente possa vantare. E' più di quanto speravo di ricevere quando ti ho conosciuto.
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